lunedì 26 agosto 2013

Anush: via etere dalla terra del cioccolato e degli orologi.

Lunedì. Sempre lunedì. Le coincidenze della vita... Un lunedì qualunque, d'agosto, di sette giorni fa; una mail: firmata Anush. Mi arrovello per qualche secondo, la pelle sulla fronte mostra qualche grinza... Sospiro leggermente. E penso: "Anush? Ma che è sta roba...? Anush... Anush...? Ma chi cazzo è Anush?".
Apro, vorrei che la mail fosse foriera di buona novella, ma temo le solite pseudofrodi via etere.
Ovviamente... Mi sbaglio!
Anush?! Ma si! È lui! Ecco chi è ANUSH! Certo! Lo svizzero, tedesco di madre e iraniano di padre! Lo svizzero, quello che ho conosciuto a Varese ligure, innamorato della sua famiglia, della moglie e della mia Lambretta! Anush dai mille cuori, che ama il vino, l'Italia e lo stile che la nostra penisola veicolava cinquant'anni fa! Grande Anush! Mi ha scritto davvero! Non lo avrei mai creduto... Ma gli svizzeri sono di parola, anche se arrivano dal resto del globo, anche se non sanno bene di chi sentirsi figli. Comunque: gli svizzeri sono svizzeri; e immagino quest'uomo, accozzaglia di razze, arrivare nel suo ufficio il lunedì mattina e pensare che, in fin dei conti, una Lambretta è un oggetto da collezione, da possedere. Lo vedo pensare che, in fin dei conti, quest'anno l'Italia gli ha riservato una vacanza economica e con ciò che non ha speso, forse, una Lambretta ci può anche scappare. Lo vedo controllare nel portafogli e tirar fuori il mio indirizzo per chiedermi come sto, per dirmi che si è divertito in mia compagnia, per informarsi se io, per caso, gli potessi recuperare una lambretta... Come la mia, di cui si è innamorato!
Anush! Caro Anush! Ma certo, Claude lo può fare! Ovvio: al giusto prezzo... E dallo scorso lunedì sono a caccia...

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