mercoledì 19 marzo 2014

Cinque colpi.



Al quinto colpo. Li ho contati perché ho fatto una scommessa. E a me non piace perdere. Avevo scommesso che Lei sarebbe andata in moto entro il quinto colpo; la prima volta, dopo una stagione intera. E così è stato. Meno peggio il giorno dopo: un calcio al pedale. Un filo di acceleratore. Fumo. 
I cavalli sono sciolti.

venerdì 14 marzo 2014

Perchè le farfalle non stanno ad aspettare.

Si, lo so. E quando so di solito non sbaglio. Non è un elogio alla mia inconsistente ed inesistente infallibilità, ma un tributo ed un riconoscimento al mio intuito. Perché quello non mi manca. E vede bene, anche da lontano; anche da vicino. Pure senza lenti correttive. E se lo sento io significa che tutto è correttamente volto alla mia salvaguardia.
Non è primavera, non ancora. Anche se il giorno regala temperature gradevoli, la notte serba ancora una manciata stretta, e povera, di gradi sopra lo zero. Ufficialmente è l'ultima propaggine di un inverno tutto sommato mite e vigliaccamente tiepido che su di me ha lasciato solo dei significativi segni blu per un determinato periodo, e un paio di mal digerite e comunissime malattie; tutto umanamente accettabile. Ed in verità... non credo di avere alternative anche se l'accettazione non riottosa non mi appartiene punto. Tuttavia è piacevole uscire il mattino e, accarezzati dall'aria, sapere che non può succedere nulla di male in una giornata dolcemente soleggiata e mollemente illuminata. E se osservo intorno a me vedo le gemme che dagli alberi salutano, agitate dal vento sui rami; vedo l'erba che lussureggiante si china e riverisce al mio passaggio, sento le foglie suonare a festa. E inizio a pensare che, nella sfortuna invernale, tanto vale tirare fuori il mio bipede destriero ferrato dal mio - e suo- provvisorio sottoscala e corazzare per bene la mia pelle, date le mie ristrettezze economiche, che mi rendono impossibile recuperare un auto, e visto che le datate quattro ruote di teutonica origine tarderanno di qualche mese ad arrivare in porto grazie all'infallibile burocrazia del bel paese.
Recupero un foglietto che avevo scritto in fretta e con le mani unte d'olio che imbrattavano impavidamente, ma con un po' di rimorso, la mia Parker. Un promemoria impresso appena tornato dal tour: "Controllo olio, candela, filtro aria e il canotto dello sterzo". Questa ultima postilla per ricordare lo scherzo riservatomi dal succitato elemento vettore ad agosto. Perché lo sterzo non è uno scherzo; e se lo sterzo scherza... Meglio non scherzare con lo sterzo, ma sterzare con lo scherzo. Già...