venerdì 1 agosto 2014

Il punto della situazione.

Punto è punto. Non si discute. 

Parto questa mattina, con l'intenzione ferrea di spegnere il telefono e le comunicazioni dalle ore 13. Devo solo sbrigare alcune faccende che probabilmente non miglioreranno la mia condizione economica e morale ma... Tant'è. Lo devo fare. 
Scendo dal letto e mi dirigo in bagno. Barcollo. Mi guardo allo specchio. Vabbè. Non fa nulla... Cerco di uscire il prima possibile dallo stanzino... La luce che entra da fuori mi annuncia un sole stupendo. E così è infatti. 
Mi avvolgo in panni civili. Niente colazione. Il rito di oggi in verità vorrebbe il consumo di un bicchiere di vino bianco per colazione; per scacciare i problemi di salute e le malattie invernali. Una sorta di vaccino vecchia maniera. Nell'oblio dei tempi moderni che mi appartengono e che governo inconsciamente, scendo le scale. So bene che giorno è oggi. E più che altro conosco le mie intenzioni per domani. Senza tema la mia mano aggancia il casco. Per muovermi oggi userò il mio destriero ferrato, fermo da un po' a causa di una estate tutt'altro che estate; una estate piuttosto primavera. Oggi test del mezzo: gomme nuove, con 30 km alle spalle. Ma più che altro voglio verificare le condizioni generali del biciclo a motore. Corro per sbrigare le faccende di lavoro che non voglio protrarre oltre. Sembra tutto apposto, a parte il freno posteriore che mi sembra piuttosto scarico. Due tentativi di staccata e due delusioni. Così non va.
A., il mio meccanico di fiducia, è sempre pronto. Sa che il giorno prima di partire ho un problema da partorire. È successo lo scorso anno. Sarà così pur oggi.
Dialogo con lui tramite messaggio. Giro un video che spedisco immediatamente... Attendo istruzioni.
Mi distendo sul terreno a pancia in su e controllo tutto quello che A. Mi dice. Manipolo, stringo, manometto... e testo. Regolo la corsa del freno. Altro non serve... E magicamente tutto ritorna nella norma. Inchiodo al primo stop; e anche al secondo blocco la ruota posteriore. Regolare. Sporco di olio e grasso controllo le ultime viti, lo scorso anno ne ho perse alcune... Stringo i dadi. Dovrebbe essere tutto apposto. Verifico le ultime perdite di olio: non so da dove provenga ma... Spero sia solo un il risultato di un versamento esagerato di miscela al 2% che ben ricordo.
Pulisco e striglio il mio Bucefalo. Non lo voglio luccicante. Lo voglio pulito, almeno per la partenza. Ci metteremo poco a sporcarci...

Alle 16 passate inizio a controllare il vestiario e ad allestire lo zaino... Non sono molto convinto della lista che ho stilato l'altro giorno. Mi sembra povera... E decido di aggiungere un paio di cose per mitigare un possibile clima appenninico. In due ore ho quasi tutto pronto. Ci siamo quasi... Ma alle 20 ho una cena tra artisti, non posso declinare l'invito. La mi attenzione si sposta sul ferro teutonico a quattro ruote che mi condurrà all'evento. Salgo e sfreccio verso est lasciando un po' d'aria sporca alle spalle. È bello anche così...

Tra abbondanti libagioni festeggio ed informo della mia partenza i presenti al banchetto. Qualche ora in compagnia mi fa bene... Inizio a capire che domani si parte davvero.
Torno felice verso casa, all'una passata. E passando davanti al mio mezzo scambio affettuosamente due chiacchiere. 
Andrà tutto bene, qualsiasi cosa capiti; tutto sarà bene, perché il caso non esiste... 
E sotto il cielo tutto è pronto. O quasi...

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