martedì 5 agosto 2014

E45. I love you.

 Deve essere stata una gran bella serata quella dei miei amici Vag all'Orange Bar iersera. Mi arriva un messaggio: appena sveglio...
Giordanovag deve averci dato dentro...



Ore 8.55. Anticipo la sveglia che avevo puntato alle 9.05. E dato che ci sono, la posticipo alle 9.20. Vorrei dormire. Ma non importa. Mi sveglio in anticipo anche sulla seconda sveglia. Come di rito, entro ed esco dal bagno. Mi abbiglio ed esco verso il bar dove mi aspetta la mia colazione. Caffè e brioche. E chiedo di regolare il conto, offertomi come da accordi. Il proprietario mi chiede, al mio ritorno in appartamento, di spegner l'interruttore elettrico generale. Me lo segno per non dimenticarlo. Una volta entrato eseguo l'ordine, e comincio a preparare lo zaino. 
Poco dopo recupero il mezzo alla posta della sera prima. Entro nel negozio del fornaio ed incontro la figlia, come l'uomo aveva detto. La ragazza mi accompagna al garage dove giace il mezzo. Mi chiede da dove vengo e dove ho intenzione di andar... È gentile. Rispondo volentieri. Recupero e dono alla ragazza un mio biglietto da visita, per il padre. Se vorrà saprà chi sono e dove trovarmi... 
Torno verso l'appartamento per recuperare le valigie e caricare tutto sul mio ronzino. Decido di rimetter a posto i 5 cent della sera prima. Tanto torneranno indietro...
Passo di nuovo al bar per lasciar le chiavi e salutare. Marco è gentile, ci scambiamo i contatti e lui batte uno scontrino, da 5 cent, per lasciarmi il suo numero di telefono. Come al solito ho ragione, i 5 cent sono tornati in gioco... E mi scriverà un messaggio più tardi. 

Esco e metto in moto. Il sole splende. L'aria è fresca e limpida. La strada incerta non mi preoccupa. Metto il mio giubbotto in pelle e vado.
Di nuovo la strada di ieri, e di nuovo il macigno di cemento ad interromperla. Ma stavolta supero a lato l'ostacolo, e vado per la mia strada, ufficialmente interrotta... 
In verità non credo di aver mai visto strada in condizioni peggiori. Più che altro è proprio priva di qualsiasi cura. Nulla. Sterpaglia ovunque, macigni, frane e buche costellano la strada. Che di per se è bella da percorrere. Caratteristica. Molto caratteristica. E purtroppo molto disastrata. In molti punti. E per cinque lunghi chilometri la mia attenzione è massima...






Finito il tratto chiuso ufficialmente, ma aperto a me, un signore mi nota e mi saluta. Mi fa piacere. Devo attrarre l'attenzione in qualche modo... Deve esser così sicuramente...




Arrivato a Pieve Santo Stefano decido di fare miscela. Come al solito non mi accorgo della possibilità di risparmiare al "Self" e mi faccio servire, con non curanza. Soprattutto perché della cosa e della spesa mi son curato dopo... Ma pazienza. Chiudo il serbatoio e riparto. Voglio sostare e mangiar qualcosa a Sansepolcro. Ma prima devo risolvere una cosa: il cavo dell'acceleratore si sfila dal carburatore. Poco male. Mi fermo cinque minuti e riparto. Ed in poco tempo arrivo. Lungo la strada che porta verso il centro un cavalluccio marino gonfiabile mi attraversa la strada e quasi mi sfiora il casco. Mi sembra di essere in un sogno... In fondo vedo la porta del centro città ma non entro. Non trovo un varco buono per farlo e decido di lambire il centro, imbattendomi in un ristorante che attrae la mia attenzione. Mi fermo e chiedo, con riverenza, del vino e degli stuzzichini. So che questo non è lo standard per un posto del genere, però... La gentile proprietaria mi accontenta volentieri ed esce dal locale, in una sorta di palco dove ho preso posto, per prepararmi il tavolo -con una deliziosa tovaglietta disegnata e colorata- e per chiedermi di scegliere il vino. Le dico che mi fido e che mi consigli lei, a suo gusto. Così è: assaggio e approvo la scelta. Perfetto! Ovviamente la ragazza nota il mio mezzo parcheggiato praticamente davanti all'ingresso del locale. Il suo occhio si posa sui buchi allo scudo che non ospitano la scritta Lambretta. E mi dice che, girando per mercatino dell'usato, magari riesce lei a procurarmela. Ringrazio. Fa piacere trovare persone così gentili ed interessate alle cose che si fanno con passione...
Poco dopo una cameriera esce con dei crostini: deliziosi. Alle 12.45 il mio palato assapora il tutto. Buono. Troppo. E chiedo il bis di tutto. Che bellezza. Amo la Toscana e questo posto. 
Dopo un'ora devo andare, è tempo di continuare a scendere verso sud. Nel conto scopro che Sara mi ha offerto il vino. Troppo gentile. Davvero. Le lascio i miei contatti sul retro di una foto che ho con me. Magari trova una scritta adatta a me è alla mia Bestiola ferrata.
Ma devo proseguire. Sello i cavalli e vado. Città di Castello mi attende...




Proseguo con calma, la strada è abbastanza regolare e piacevole. In poco tempo trovo le indicazioni per Città di Castello. Mi guardo attorno ed entro, con calma, in seconda marcia, al minimo. 
Un locale attira la mia attenzione: portone in legno, pavimento con assi dello stesso materiale, ed all'interno biciclette a pancia in si è foto di tutti i tipi appese ai muri... Mi soffermo un attimo, decido di fotografare il posto. Pittoresco.


 Ad un certo punto, uno uomo che stava in mezzo alla strada al telefono mi si avvicina. "Lambretta eh!", esclama. E comincia la conversazione. Il signor Antonio è un personaggio. Ha una officina per biciclette, cicli Giogli. Nota subito il mio zaino, "da militare, me lo ricordo questo...", mi chiede da dove vengo e mi dice che la mia certa ha il santo che porta il suo nome. Quando gli spiego dove ho intenzione di andare tira subito fuori le sue cartine. Antonio è una persona come me. E me lo spiega lui: "vuoi un consiglio da chi monta in auto, accende il sigaro e dice :"guai a chi mi rompe i coglioni?". Ecco, bravo, fai questa strada...".



Appoggio in pieno la filosofia di Antonio quando è in vacanza e ha voglia di fare qualche zingarata. Ho intenzione di fare la strada che mi ha consigliato. Domani vedremo... Dico ad Antonio che spedirò una cartolina coi miei contatti ed una foto di questo viaggio appena tornerò in patria. E ci congediamo; mi ha fatto piacere questa sosta. Ci voleva. E proseguo per il centro della città. Stavolta voglio entrare, nonostante i divieti. Trovo un pertugio, un senso unico. Lo imbocco e mi ritrovo in centro, senza sensi vietati da aggirare oramai! Spettacolo... Vado a fil di gas per non farmi notare, ma il problema non è il rumore, ma la mia persona... Un po' troppo evidente per passare inosservata. Ma il centro è mio oramai! Fotografo e mi dileguo. 



Proseguo verso Perugia, poi Assisi, Spello... Mi fermo solo per chiedere il prezzo di una Mercedes che ho visto in vendita...



La statale E45 mi perseguita e mi da sicurezza. Finché trovo le indicazioni E45 va tutto bene. Lambisco il suo corso da un po', mi fa compagnia... 

Inizio a cercare un posto per dormire. Varie telefonate con "occhio al prezzo", e trovo un rifugio a Foligno. Il prezzo mi convince, la voce della signora meno... Dopo una sosta al bar mi avvio, verso il punto di ristoro notturno. E quasi arrivato chiamo la signora. Dice di stare a 200 metri da dove descrivo di essere. Ma la trovo a circa un km. Bionda. Truccata. Sui sessanta. E fumante; una ciminiera. Tuttavia ricoveriamo il veicolo, chiedo dove posso mangiare senza muovermi troppo e vengo accompagnato in casa. Si. In casa. La signora mi lascia un appartamento a disposizione... Arredamento da discutere; però pulito, quello si. Almeno a vista, e ad olfatto. Secondo me è la casa di una persona, come lo scorso anno a Borzonasca, ma... Sopporto. 
Mi preparo per mangiare. Esco. Percorro i solito 200 metri descritti dalla signora, in realtà almeno un km, e mangio. Carbonara, in un ristorante per raffinati, con annesso hotel. Esausto torno a casa, quella della signora, questo condominio in mezzo a... tutto. Italiani, albanesi, rumeni... Calcinacci e macerie. Una grande famiglia. E per stanotte ci sono anche io. Domani, verso sud.




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